Le varietà della frutta di stagione
Prodotti genuini, salutari e sicuri: è questo il vantaggio del consumare la frutta nel periodo dell’anno più giusto. Potrà essere possibile trovarla in altri mesi, grazie all’importazione o alla coltivazione in serra, ma questo non garantisce una simile qualità. E anche il prezzo, ovviamente, ne risente. Perciò, è bene munirsi di carta e penna e stilare un bell’elenco della frutta autunnale che da qui a dicembre sarà possibile mangiare in quantità. Ogni frutto ha proprietà specifiche, ma quella che tutti hanno in comune è la bontà.
Elenco della frutta autunnale in ordine alfabetico
- Arance
- Avocado
- Banane
- Cachi, da distinguere in varietà senza semi (da mangiare ben maturi) e con i semi (cachi mela, da mangiare anche se ancora duri), più i cachi quadrati o dolci
- Castagne
- Cedri
- Clementine
- Fichi, che si distinguono in fioroni (raccolti in primavera-estate) e tardivi (raccolti nel mese di ottobre)
- Fichi d’India, nelle varietà gialla (o sulfarina, la più diffusa), bianca (o muscaredda) e rossa (sanguigna)
- Kiwi
- Lamponi
- Limoni
- Mandaranci
- Mandarini
- Mandorle
- Melagrane
- Mele, nelle varietà gala, red delicious, golden delicious e granny smith
- Meloni
- Mirtilli
- More
- Nocciole
- Noci
- Pere, nelle varietà william, decana, abate e kaiser
- Pesche
- Pinoli
- Pistacchi
- Pompelmi
- Prugne
- Uva, distinta in bianca e rossa
La frutta autunnale più salutare
Partiamo dalle mele, che sono antifiammatorie e antiossidanti grazie alla presenza di flavonoidi. I fichi hanno funzioni digestive grazie alle proprietà della buccia, e antiossidanti grazie alle anticianine. L’uva è ricca di zuccheri, ha virtù antiossidanti e contiene vitamine, potassio e fibre. Le castagne contengono carboidrati, vitamine e sali minerali. Sono utili per combattere anemia, stanchezza, stitichezza ed esaurimento fisico e psichico. Gli agrumi menzionati sono ovviamente ricchi di vitamina C. Sono antiossidanti, proteggono il sistema immunitario e stimolano la digestione grazie alle fibre alimentari dell’involucro degli spicchi.